Il sistema bancario

Marcello Ciccarelli


Il sistema bancario nasce a ridosso del commercio su lunga distanza, che ha bisogno di essere sostenuto da grandi capitali raramente posseduti da un solo commerciante. Insieme alle compagnie fra commercianti, società di affari, alle quali partecipano spesso gli stessi banchieri che prestano i soldi, si sviluppa anche un sistema assicurativo, reso necessario dalla necessità di garantire viaggi incerti quanto pericolosi, anche per via dei pirati che infestano i mari.


L’attività di una banca medievale come allegoria dell’avarizia <br> Miniatura dal Trattato sui Sette Vizi Capitali di Cocarelli, Genova, 1330-1340.
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L’attività di una banca medievale come allegoria dell’avarizia
Miniatura dal Trattato sui Sette Vizi Capitali di Cocarelli, Genova, 1330-1340.

Criteri per suddividere investimenti e profitti, calcoli per valutare le assicurazioni e gli interessi per i prestiti bancari e le tasse doganali, contabilità per registrare i valori delle merci imbarcate: le esigenze relative a questo commercio sono analoghe a quelle di una moderna multinazionale del commercio. Entrambi hanno bisogno di una comunicazione rapida e uniforme, orale e scritta. La comunicazione orale è assicurata dalla lingua araba, adottata dai commercianti in tutti i territori islamizzati; quella scritta, che serve per la contabilità, è espressa nelle cifre indo-arabe, non essendo più le romane in grado di soddisfare le nuove raffinate esigenze.
La necessità di questo cambiamento è talmente impellente da portare all’istituzione di scuole d’abaco, pubbliche e private, il cui fine è, l’insegnamento\apprendimento della numerazione con le cifre arabe e delle operazioni e i metodi della matematica utili per il mestiere.